Parallelo, Otto Gallery, Bologna, aprile 2017, a cura di Luca Panaro.
La mostra è concepita come una grande installazione composta prevalentemente di dipinti a olio su lino, disegni a inchiostro e pennarello su carta, pastelli a olio, che alludono però al comportamentismo dell’artista: esplora luoghi abbandonati, strizza l’occhio all’automatismo fotografico, riproduce in velocità per favorire la contemplazione in studio. La realtà si trasforma mediante la pittura che permette a Chiesi di modificare ciò che vede, alterando i micro e macro particolari che ritiene più significativi. Anche la cromia delle sue opere merita una riflessione: il nero e il grigio si mescolano a una serie di gradazioni di azzurro, il dipinto così ottenuto prende le distanze dal bianco e nero di certa fotografia di documentazione architettonica, così come dalla visione a colori tipica del nostro sistema percettivo. In questo modo l’artista instaura un dialogo differente col suo interlocutore, spostando l’attenzione dalla realtà a un piano personale e immaginario.
Il titolo della mostra, Parallelo, si riferisce al dialogo tra le opere esposte, in cui il tempo sembra azzerato per lasciare spazio al confronto tra dipinti e disegni di epoche differenti: la seconda metà degli anni Novanta, i primi Duemila, gli anni Dieci, fino ai lavori nuovi terminati negli ultimi mesi. L’esposizione però non segue questo ordine, quello cronologico, volutamente si fake rolex è deciso di saltare da un decennio all’altro, trovando in ogni sala della galleria l’occasione per fare convivere opere di periodi diversi ma accomunate da un unico approccio, quello che Chiesi dimostra fin dagli esordi. Le sue visioni giovanili, le vedute di certi luoghi deserti, l’ossessione per i corridoi, ma anche alcune serie dove affronta la figura umana, i disegni erotici, tematiche che appaiono precocemente nella sua ricerca, si affermano nel corso degli anni e si manifestano con forza nei dipinti odierni. Alcuni di questi lavori recenti sono ispirati a fotografie di Roberto Conte, amico dell’artista e compagno di esplorazioni. L’allestimento è pensato per essere acronologico ma anche atemporale, manifesta cioè la necessità di Andrea Chiesi di prescindere dal “qui e ora”, proponendo senza timore luoghi vissuti in passato, da lui fotografati e archiviati, oggi pronti per essere rimessi in circolo attraverso il medium della pittura.
Il dipinto Karma 20 è ispirato a una foto di Emily Stone.
I dipinti Karma 21, 22, 35, 36 e 40 sono ispirati a foto di Roberto Conte.
Per il dipinto Karma 39 si ringrazia Fernando Pellerano e la dott.ssa Anna Manfron.
Fotografie dei dipinti di Francesco Ballestrazzi e Enrico Valenti.
"Lo spazio espositivo, la scelta e disposizione delle tele, offrono allo sguardo, nella fissità senza tempo, il tumultuoso mutare del mondo intorno. Lo fanno con rigore, la quotidiana disciplina di un'arte che si nutre di capacità e totale dedizione. Se ne esce in silenzio, con gli occhi bassi, come da un luogo di meditazione, di preghiera. Grazie".
Giovanni Lindo Ferretti, 22.4.17
Parallel, Otto Gallery Bologna, April 2017, curated by Luca Panaro.
Andrea Chiesi’s new solo exhibition Parallel is conceived as one extensive installation comprising mainly oil on linen canvases, a number of ink and felt pen drawings on paper, as well as oil pastel paintings. All the exhibited works allude to the artist’s ideational and creative process. Chiesi explores abandoned sites exploiting the immediacy of photographic automatism; he reproduces images speedily in order to favour their slow contemplation in the studio. Through painting, he then transforms reality: he transfigures what he observes by altering those micro and macro particulars which he deems most significant. The colour pallette in his works inspires similar reflection: black and grey are subtly blended with shades of blue, so that the painting distances itself from both black and white architectural photography, in its documentary function, and natural human colour vision. Thus the artist engages in a different dialogue with the interlocutor, shifting attention from reality to the imaginary and the personal.
The exhibition title, Parallel, refers to the interaction among the various works on display. The time factor seems almost completely nullified in order to leave room for a dialogue among paintings and drawings from different periods of the artist’s career, from the mid-90’s to the the early 2000s, up to most recent paintings of early 2017. The exhibition is deliberately non-chronological, each room housing a selection of paintings and drawings created in various moments in time, moving freely from one decade to the other. This arrangement brings out Chiesi’s consistent approach to his artistic practice, which he has shown right from the beginning of his career. The views of deserted places, the obsession for hallways, as well as the series dealing with the human figure, and the erotic drawings - that is, his juvenile visions form a definite set of themes right from the early stages. They progressively establish themselves in time as integral to his research, and are clearly predominant in his latest paintings. For some of his most recent works, Chiesi drew inspiration from photographs by Roberto Conte, a friend of the artist’s and a long-time companion in wandering and exploration. The exhibition set-up is designed to be non-chronological as well as atemporal. It meets the artist’s need to transcend the “here and now”, returning without fear to places he has previously experienced - photographed, documented and filed - which are now ready to be recirculated through the medium of painting.
The exhibition space and the choice and arrangement of the images reveal, in their timeless fixity, the tumultuous mutability of the surrounding world. They do so with rigour and the daily discipline of an art nurtured by skill, ability, and total dedication.One departs from here in silence, eyes lowered, asd if leaving a place of meditation and prayer. Thank you.
Giovanni Lindo Ferretti, 4.22.17
La mostra è concepita come una grande installazione composta prevalentemente di dipinti a olio su lino, disegni a inchiostro e pennarello su carta, pastelli a olio, che alludono però al comportamentismo dell’artista: esplora luoghi abbandonati, strizza l’occhio all’automatismo fotografico, riproduce in velocità per favorire la contemplazione in studio. La realtà si trasforma mediante la pittura che permette a Chiesi di modificare ciò che vede, alterando i micro e macro particolari che ritiene più significativi. Anche la cromia delle sue opere merita una riflessione: il nero e il grigio si mescolano a una serie di gradazioni di azzurro, il dipinto così ottenuto prende le distanze dal bianco e nero di certa fotografia di documentazione architettonica, così come dalla visione a colori tipica del nostro sistema percettivo. In questo modo l’artista instaura un dialogo differente col suo interlocutore, spostando l’attenzione dalla realtà a un piano personale e immaginario.
Il titolo della mostra, Parallelo, si riferisce al dialogo tra le opere esposte, in cui il tempo sembra azzerato per lasciare spazio al confronto tra dipinti e disegni di epoche differenti: la seconda metà degli anni Novanta, i primi Duemila, gli anni Dieci, fino ai lavori nuovi terminati negli ultimi mesi. L’esposizione però non segue questo ordine, quello cronologico, volutamente si fake rolex è deciso di saltare da un decennio all’altro, trovando in ogni sala della galleria l’occasione per fare convivere opere di periodi diversi ma accomunate da un unico approccio, quello che Chiesi dimostra fin dagli esordi. Le sue visioni giovanili, le vedute di certi luoghi deserti, l’ossessione per i corridoi, ma anche alcune serie dove affronta la figura umana, i disegni erotici, tematiche che appaiono precocemente nella sua ricerca, si affermano nel corso degli anni e si manifestano con forza nei dipinti odierni. Alcuni di questi lavori recenti sono ispirati a fotografie di Roberto Conte, amico dell’artista e compagno di esplorazioni. L’allestimento è pensato per essere acronologico ma anche atemporale, manifesta cioè la necessità di Andrea Chiesi di prescindere dal “qui e ora”, proponendo senza timore luoghi vissuti in passato, da lui fotografati e archiviati, oggi pronti per essere rimessi in circolo attraverso il medium della pittura.
Il dipinto Karma 20 è ispirato a una foto di Emily Stone.
I dipinti Karma 21, 22, 35, 36 e 40 sono ispirati a foto di Roberto Conte.
Per il dipinto Karma 39 si ringrazia Fernando Pellerano e la dott.ssa Anna Manfron.
Fotografie dei dipinti di Francesco Ballestrazzi e Enrico Valenti.
"Lo spazio espositivo, la scelta e disposizione delle tele, offrono allo sguardo, nella fissità senza tempo, il tumultuoso mutare del mondo intorno. Lo fanno con rigore, la quotidiana disciplina di un'arte che si nutre di capacità e totale dedizione. Se ne esce in silenzio, con gli occhi bassi, come da un luogo di meditazione, di preghiera. Grazie".
Giovanni Lindo Ferretti, 22.4.17
Parallel, Otto Gallery Bologna, April 2017, curated by Luca Panaro.
Andrea Chiesi’s new solo exhibition Parallel is conceived as one extensive installation comprising mainly oil on linen canvases, a number of ink and felt pen drawings on paper, as well as oil pastel paintings. All the exhibited works allude to the artist’s ideational and creative process. Chiesi explores abandoned sites exploiting the immediacy of photographic automatism; he reproduces images speedily in order to favour their slow contemplation in the studio. Through painting, he then transforms reality: he transfigures what he observes by altering those micro and macro particulars which he deems most significant. The colour pallette in his works inspires similar reflection: black and grey are subtly blended with shades of blue, so that the painting distances itself from both black and white architectural photography, in its documentary function, and natural human colour vision. Thus the artist engages in a different dialogue with the interlocutor, shifting attention from reality to the imaginary and the personal.
The exhibition title, Parallel, refers to the interaction among the various works on display. The time factor seems almost completely nullified in order to leave room for a dialogue among paintings and drawings from different periods of the artist’s career, from the mid-90’s to the the early 2000s, up to most recent paintings of early 2017. The exhibition is deliberately non-chronological, each room housing a selection of paintings and drawings created in various moments in time, moving freely from one decade to the other. This arrangement brings out Chiesi’s consistent approach to his artistic practice, which he has shown right from the beginning of his career. The views of deserted places, the obsession for hallways, as well as the series dealing with the human figure, and the erotic drawings - that is, his juvenile visions form a definite set of themes right from the early stages. They progressively establish themselves in time as integral to his research, and are clearly predominant in his latest paintings. For some of his most recent works, Chiesi drew inspiration from photographs by Roberto Conte, a friend of the artist’s and a long-time companion in wandering and exploration. The exhibition set-up is designed to be non-chronological as well as atemporal. It meets the artist’s need to transcend the “here and now”, returning without fear to places he has previously experienced - photographed, documented and filed - which are now ready to be recirculated through the medium of painting.
The exhibition space and the choice and arrangement of the images reveal, in their timeless fixity, the tumultuous mutability of the surrounding world. They do so with rigour and the daily discipline of an art nurtured by skill, ability, and total dedication.One departs from here in silence, eyes lowered, asd if leaving a place of meditation and prayer. Thank you.
Giovanni Lindo Ferretti, 4.22.17
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Karma 16
olio su lino . cm 100x70 . 2015
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Karma 19
olio su lino . cm 70x100 . 2015
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Karma 20
olio su lino . cm 50x70 . 2015
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Karma 21
olio su lino . cm 70x100 . 2016
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Karma 22
olio su lino . cm 70x100 . 2016
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Karma 23
olio su lino . cm 50x70 . 2016
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Karma 25
olio su lino . cm 50x35 . 2016
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Karma 26
olio su lino . cm 50x35 . 2016
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Karma 27
olio su lino . cm 50x35 . 2016
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Karma 28
olio su lino . cm 70x50 . 2016
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Karma 29
olio su lino . cm 50x35 . 2016
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Karma 30
olio su lino . cm 100x70 . 2016
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Karma 31
olio su lino . cm 50x70 . 2016
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Karma 32
olio su lino . cm 50x70 . 2016
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Karma 33
olio su lino . cm 70x50 . 2016
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Karma 34
olio su lino . cm 70x100 . 2016
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Karma 35
olio su lino . cm 70x100 . 2016
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Karma 36
olio su lino . cm 100x140 . 2016
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Karma 37
olio su lino . cm 70x50 . 2016
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Karma 39
olio su lino . cm 100x140 . 2017
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Karma 40
olio su lino . cm 70x100 . 2017
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Karma 41
olio su lino . cm 50x70 . 2017
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S 1
inchiostro su carta . cm 25x18 . 2016
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S 2
inchiostro su carta . cm 25x18 . 2016
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S 3
inchiostro su carta . cm 25x18 . 2016
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S 4
inchiostro su carta . cm 25x18 . 2016
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S 5
inchiostro su carta . cm 25x18 . 2016
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S 6
inchiostro su carta . cm 25x18 . 2016
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S 7
inchiostro su carta . cm 18x25 . 2016
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S 8
inchiostro su carta . cm 18x25 . 2016
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S 9
inchiostro su carta . cm 18x25 . 2016
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S 10
inchiostro su carta . cm 25x18 . 2016
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S 11
inchiostro su carta . cm 25x18 . 2016
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KARMA II
Andrea Chiesi e Giovanni Lindo Ferretti . 22.4.17 . ph Francesco Ballestrazzi
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KARMA II
Andrea Chiesi e Giovanni Lindo Ferretti . 22.4.17 . ph Francesco Ballestrazzi
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KARMA II
Andrea Chiesi e Giovanni Lindo Ferretti . 22.4.17 . ph Francesco Ballestrazzi
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Karma 43
olio su lino . cm 70x100 . 2017
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Fotografie dei dipinti/Photographs of the paintings: Dario Lasagni, Raffaele Cimino, Enrico Valenti
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